Tradizione vuole che il giorno della Candelora segni il passaggio tra inverno e primavera. A Viganella però il momento, festeggiato oggi, assume un altro significato. In paese fa capolino il sole: dopo 83 giorni torna a illuminare le abitazioni della piazza dopo essere rimasto nascosto dietro le creste delle montagne alle spalle di quello che è diventato il territorio di Borgomezzavalle.
Attrazione mondiale
Al suo posto - nei lunghi mesi d’inverno - c’è lo specchio - diventato da anni una attrazione mondiale che rifrange qualche raggio nella piazzetta a fianco della chiesa parrocchiale dove oggi sarà celebrata la festa della Candelora. E’ un rito molto sentito in valle Antrona, viene infatti ripetuto identico da oltre quattro secoli con un mix tra sacro e profano. È infatti una celebrazione religiosa, la presentazione di Gesù al Tempio, ma è anche un rito pagano ripreso molto probabilmente dalla tradizione celtica. Oltre infatti alla benedizione delle candele secondo la celebrazione liturgica, si portano in processione i simboli pagani della «pescia» e dei «cavegn» per omaggiare l’arrivo della primavera.
Il filo conduttore è lo stesso: si celebra infatti il risveglio della luce. Nella chiesa di Maria Nascente alle 15 sarà dunque celebrata la messa che sarà anticipata dall’arrivo delle donne in costume che portano in testa «i cavegn», una sorta di copricapo di rami addobbati di fiori che inneggiano a una buona stagione di raccolto. Partecipa la corale di Trontano. Ci sarà la benedizione della gola in onore a San Biagio e poi la processione e la messa all’incanto dei doni con i quali è stata addobbata la «pescia», l’abete benedetto che simboleggia la prosperità, anche questo simbolo del passato celtico.
Giornalisti tedeschi
«E’ un momento che attira la curiosità di molte persone - dice l’assessore Pier Franco Midali -. Quest’anno abbiamo ospiti alcuni giornalisti di una televisione tedesca e una delegazione di una settantina di persone di Solbiate con Cagno in provincia di Como con cui il nostro Comune ha intenzione di gemellarsi».
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